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Puliamo il Buio 2013 anche nel Parco Archeologico di Cuma (Pozzuoli – NA)

Il giorno venerdì 27 settembre 2013 si è svolta nel Parco Archeologico di Cuma l’annuale edizione di Puliamo il Buio. Oltre a due rappresentanti della speleologia campana (I. Guidone GSNE e F. Catuogno CAI Napoli), erano presenti alla giornata di sensibilizzazione: il presidente del Circolo Legambiente Pozzuoli-Campi Flegrei Cristina Canoro, il Funzionario Soprintendente di zona Paolo Caputo, il comandante della Guardie Forestali di Pozzuoli nonché alcuni rappresentati dell’Ufficio N.U di Pozzuoli (fig. 1).

Oggetto della giornata di sensibilizzazione è stato uno dei numerosi bunker militari che notoriamente caratterizzano sia il litorale flegreo sia il promontorio vulcanico di Cuma, su cui sorge tra l’altro l’antica acropoli greco-romana.

Con il patrocinio della FSC è stato reso agibile l’unico bunker che si presentava particolarmente caratterizzato da numerosi rifiuti antropici (fig. 2); questo, individuabile nella fascia più bassa del costone settentrionale della collina, risultava essere più accessibile dei c.d. bunker alti, i quali, trovandosi a quote maggiori e ben protetti dalla vegetazione collinare, si presentavano particolarmente puliti nonostante l’acclarato stato di abbandono.

Grazie al supporto degli operai dell’Ufficio N. U. di Pozzuoli, sono stati stoccati due sacconi di “indifferenziata” e tre sacchi di materiale pesante, quali contatori del gas, cuscini in gomma piuma, coperte, reti arrugginite, secchi di plastica.

Nonostante tale complesso militare sia stato rilevato e studiato già da diversi decenni, il dott. Caputo ha mostrato agli speleo presenti l’accesso di un’altra cavità, sita sempre sul lato settentrionale, per la quale non risulta al momento alcuna documentazione (fig. 3). Rilevatone sommariamente la lunghezza e osservatone le caratteristiche tipologiche essa è stata ipoteticamente ascritta allo stesso periodo degli altri ipogei militari conosciuti, benché le pareti si presentassero grezze e senza la messa in opera dell’intonaco. Possiamo anticipare però che, dopo questa giornata d’impegno ambientale, si sono gettate ottime basi per una futura collaborazione tra la Federazione Speleologica Campana e la Soprintendenza Archeologica di quest’area flegrea.

Di Ivana Guidone (Gruppo Speleologico Natura Esplora – GSNE).